giovedì 18 gennaio 2018

Sintesi finale sul blog.

Questo blog è nato come approfondimento per quanto riguarda il corso "Storia delle cose, anatomia e antropologia degli oggetti" del Politecnico di Torino, con lo scopo di approfondire cosa può essere un "animale artificiale".

Sostanzialmente, gran parte delle ricerche si sono concentrate su robot avanzati basati su animali veramente esistenti. Degli esempi sono struzzo artificiale, le api artificiali e il cavallo artificiale, che si basano sullo studio del movimento degli animali.

Poi mi sono imbattutto nell'animale artificiale più banale di tutti, qualcosa che avevo dato totalmente per scontato: gli orsacchiotti, che possono essere considerati a tutti gli effetti degli animali artificiali. Da qui un ulteriore passo avanti è stato trattare brevemente gli artificial pet, ovvero "l'anello mancante" tra un vero cucciolo e un peluche.

Una parte non troppo semplice è stata trovare riferimenti ad animali artificiali nella cultura: doraemon lo conosciamo un po' tutti, mentre l'uscita della quarta stagione di Black Mirror il 29 dicembre è stata un ottimo spunto. Sfortunatamente non ho trovato film su animali artificiali, ma ne ho trovato uno fatto mediante animali artificiali. Inoltre, considerando i videogiochi come parte della nostra cultura, ho trovato un videogioco ambientato in un futuro dove i robot sono si sono evoluti diventando i nuovi animali del pianeta Terra.

Infine, in questo post, si può trovare un abecedario degli animali artificiali.

martedì 16 gennaio 2018

Abecedario

A Animali

B Boston dynamics

C Cuccioli

D Dolly

E Esplorazione

F Futuro

G Galoppo 




L

M Metallo

N Nobita

O Operatività

P Peluche

Q Quadrupede

R Resurrezione (dall'estinzione)

S Squalo

T Tecnologia

U Utilità

V

Z

Brevetti: Boston Dynamics.

La Boston Dynamics (già citata altre volte in questo blog) ha pubblicato un'infinità di brevetti, sia per quanto riguarda parti di robot sia per robot completi.
Il brevetto in figura riguarda un robot cane le cui gambe sono capaci di saltare.

Artificial Pets.

Un artificial pet sostanzialmente è un piccolo robot a forma di animale programmato per giocare con i bambini e comportarsi come farebbe un cucciolo.
I motivi per averne uno possono essere tanti, per esempio far giocare bambini con particolari allergie oppure lasciare ai piccoli la parte ludica dell'avere un cucciolo, senza caricarli della responsabilità che questo porta.
Preferisco non dilungarmi su questo argomento, linkando direttamente il lavoro fatto da un mio collega sull'argomento.

Wildcat: il cavallo artificiale.

Il robot quadrupede più veloce al mondo (almeno al momento) è Wildcat.
Dal nome potrebbe non essere ovvio, ma la postura e i movimenti di questo robot emulano completamente quelli di un cavallo al galoppo, consentendogli di raggiungere la velocità di 32km/h.

Potrà non essere utile nella vita di tutti i giorni, ma è sempre bello sapere che la natura e l'evoluzione animale sono ancora troppo avanti e noi uomini non possiamo far altro che ispirarci a ciò che già esiste.

(Nel video, disponibile nel sito ufficiale della Boston dynamics, Wildcat al galoppo)

lunedì 15 gennaio 2018

Ricreare animali esitinti.



Quello di cui sto per parlare è qualcosa a metà tra il far risorgere i Mammut e la clonazione della pecora Dolly.
Lo Stambecco dei Pirenei era una specie a rischio estinzione. Era, perché nel Gennaio del 2000, è morto l'ultimo esemplare della specie, estinguendola. Tuttavia degli scienziati, pronti a questa evenienza, avevano conservato dei campioni di DNA, per tentare di riportare in vita la specie. Ed è così che, il 30 Luglio 2003, un primo (e unico) esemplare di stambecco dei Pirenei torna a vivere, per poi spegnersi qualche minuto dopo. Nel 30 Luglio 2003, questa specie ha guadagnato ben due record: la prima specie a tornare in vita dall'estinzione e la prima ad estinguersi due volte.

Nonostante il fallimento, non è detto che con tempo e studi un giorno non sia possibile preservare specie a richio clonandole, o riportare in vita specie già estinte.